Il Vice Ministro dell’Economia Antonio Misiani, ci informa attraverso la sua pagina Facebook che si può procedere ai versamenti entro il 20 agosto, con un leggerissimo sovraprezzo (che in realtà, su base annua rappresenta un tasso cento volte superiore al tasso legale stabilito dalla legge).
Sembra quasi che la richiesta dei professionisti scaturisca da una non volontà di dare seguito al dovere di adempiere alle scadenze e non dalla reale impossibilità di affrontare in questo momento il collo di bottiglia che si è venuto a creare per le mancate semplificazioni da parte di questo come di precedenti governi.
Ci permettiamo di ricordarLe che la potenza di fuoco, messa sul terreno con i Decreti Cura, Liquidità, Rilancio e Semplificazione, ha richiesto un massiccio lavoro di interpretazione da parte delle categorie professionali coinvolte nell’applicazione delle norme
Peraltro, la consueta politica degli annunci ha scatenato nei destinatari dei provvedimenti l’illusoria aspettativa che tutto fosse già pronto e semplice quando così non era: né pronto e tantomeno semplice.
Inevitabile, come conseguenza, la raffica di richieste di chiarimenti su dettagli in seguito rivelatisi inesistenti e per giunta quando gli uffici delle aziende erano forzosamente chiusi e accumulavano ritardi nelle procedure amministrative, di pari entità di quelli nella produzione.
Sapientemente, i bilanci aziendali sono stati prorogati di due mesi, le dichiarazioni dei redditi no, seppure soggette alle stesse dinamiche. Per non parlare dell’introduzione nell’anno 2020 della compensazione solo dopo presentazione dei dichiarativi.
In sostanza, dopo aver passato mesi a fare pratiche di Cassa Integrazione, di procedure di riapertura, di domande per la concessione di prestiti pseudo-garantiti dallo Stato, di provvedimenti di fondo perduto, questi ultimi peraltro odiosamente negati ai professionisti iscritti agli albi, ora ci si rimprovera la richiesta di concessione di una proroga oziosa.
Il rifiuto di venire incontro alle nostre richieste, drammaticamente motivate, ci dà la misura della distanza che separa l’Esecutivo dalle forze produttive di questo Paese e dalle esigenze di chi lavora: tenere sul tavolo 358 provvedimenti di attuazione da emanare significa non concedere neanche una certezza a chi si chiede cosa sarà della sua attività nel prossimo autunno, che non sarà caldo, ma bollente.
Maria Pia Nucera – Presidente ADC
Andrea Ferrari – Presidente AIDC
Marco Cuchel – Presidente ANC
Amelia Luca – Presidente ANDOC
Antonella La Porta – Presidente FIDDOC
Stefano Sfrappa – Presidente SIC
Giuseppe Diretto – Presidente UNAGRACO
Matteo De Lise – Presidente UNGDCEC
Domenico Posca – Presidente UNICO