La necessità dell’impegno politico, il sostegno dei propri valori

“Non aspettarti nessuna risposta, oltre la tua”. Termina così la famosa poesia “A chi esita” di Bertold Brecht, un invito a scegliere, a trovare le risposte dentro noi stessi, senza aspettare che sia qualcuno a dirci cosa fare o da quale parte schierarci. Noi dell’A.N.Do.C. siamo tanto persuasi della validità di questo messaggio culturale che lo abbiamo fatto divenire un nostro motto in occasione del Congresso nazionale di Categoria di Milano 2015, dove fu presentato un numero speciale della rivista “Accademia del Dottore Commercialista” che sollecitava gli iscritti ad impegnarsi nella politica e nelle istituzioni (in primis, quelle di Categoria), a dialogare, a confrontarsi ad elaborare politiche e strategie per il Paese, la Professione, il Lavoro.

Come parte della collettività (anche quella professionale) riteniamo di avere un vero e proprio obbligo d’impegnarci “politicamente”, d’informarci e confrontarci costantemente, essendo la politica “un’arte nobile” finalizzata alla declinazione in chiave pratica di un pensiero culturale.

Siamo profondamente convinti che, nella selezione della Classe dirigente, “uno non vale uno”. I nostri Valori sono antitetici tanto alle logiche consociative fine a sé stesse quanto al populismo tendente all’appiattimento culturale. I Principi e gli Ideali di una qualsiasi comunità democratica vengono prima degli uomini chiamati a ricoprire incarichi istituzionali di ogni tipo. Senza riferimenti precisi il rischio di “confondere il fine con i mezzi” diviene una certezza.

Da sempre riteniamo che il meccanismo di selezione della classe dirigente nazionale di Categoria – per come è stato elaborato nel D.Lgs. n. 139/05 – sia profondamente sbagliato, ingiusto ed inefficiente. Attribuire alla maggioranza decretata dalle urne il “governo assoluto” del Consiglio Nazionale, peraltro con degli strettissimi vincoli territoriali nella selezione dei candidati, comporta la quasi necessità di aggregare i consensi non per affinità culturali ma per semplice calcolo elettorale. La riprova di ciò è nei risultati conseguiti, negli ultimi 15 anni, dalla politica nazionale di Categoria: due commissariamenti, tanti (troppi) ricorsi giurisdizionali (in ambito nazionale ma anche in ambito locale), il progressivo indebolimento del nostro peso sociale e politico nella società.

È per tale motivo che avremmo preferito, in occasione delle prossime elezioni del Consiglio Nazionale, che si fosse riuscito a trovare una sintesi tra “il meglio” che la nostra Categoria è in grado di offrire alle sue Istituzioni. Come noto, il nostro auspicio non si è avverato e, come singoli e come Associazione, ci troviamo di fronte oggi a due proposte politiche con due validi colleghi a capeggiarle ma, in linea  coi nostri Valori,  in questa competizione elettorale  la nostra Associazione condivide e sostiene la candidatura a Consigliere Nazionale di Categoria del Collega Michele De Tavonatti, nostro Vicepresidente vicario, nella certezza che saprà continuare a rappresentare nella massima Istituzione di Categoria il comune sentire dell’ANDoC.

 

Il Comitato Direttivo dell’Associazione Nazionale dei Dottori Commercialisti.

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