Leggiamo con rammarico ed amarezza la presa di posizione di alcune sigle di rappresentanza della professione forense che vorrebbero richiamata a sé, ed esclusivamente a sé, la rappresentanza del contribuente nell’ambito del processo tributario.
Con ciò volendo smentire una centenaria storia di proficuo esercizio della rappresentanza e della difesa dei cittadini esercitato dai Dottori Commercialisti nelle aule di trattazione della materia fiscale, materia nell’esercizio della quale il legislatore ha inteso ribadire una pari dignità della competenza tecnica con la competenza processuale.
Non si vede, in tutta franchezza, con quale fine se non quello del tentativo di conquistare un ambito di esclusiva laddove il cittadino, contribuente, è oggi libero di scegliere.
Come Associazioni dei Dottori Commercialisti intendiamo rivendicare a gran voce, unitariamente e con forza, la competenza della categoria in ambito fiscale; circostanza da cui deriva l’inviolabile diritto di rimanere, a pieno titolo, difensori nel relativo processo.
Nel momento in cui si cerca speditezza di trattazione e di risoluzione delle liti tributarie occorre infatti considerare che, in mancanza di una professionalità adeguatamente calata nella materialità delle vicende, il necessario ricorso a consulenze tecniche per coadiuvare il giudice nella propria decisione – smentirebbero la costante ricerca di un processo equo, giusto, e veloce.
Abbiamo percorso e condiviso con la professione forense molti momenti importanti per il Paese: viviamo congiuntamente le vicende delle imprese nei momenti di crisi, le assistiamo nel loro naturale evolversi con competenze concorrenti. Siamo sempre con gli amici avvocati chiamati ad assistere e sostenere la Giustizia, nelle varie e diverse vesti.
Ci addolora che decenni di proficua collaborazione a garanzia dei cittadini, e dello Stato, vengano negati così platealmente.
Riteniamo necessario superare i personalismi, anche categoriali, riportando al centro i veri temi della riforma processuale fiscale: la tutela del contribuente.
Come Commercialisti se ciò non dovesse avvenire siamo e saremo sempre pronti a far valere le nostre ragioni, alla ricerca del nostro contributo al giusto processo, quale deve essere celebrato anche nelle aule delle Commissioni Tributarie ove i professionisti tecnico-giuridici rappresentino il vero segnale di civiltà ed equità.
Se è vero, come è vero, che il progresso vero deriva dall’unità di intenti e di vedute, è altrettanto vero che le prese di posizione sterili non conducono affatto a riforme ben scritte.
ADC – AIDC – ANC – ANDOC – FIDDOC – UNAGRACO – SIC – UNGDCEC – UNICO Comunicazione