Professioni, costituita l’Accademia dei dottori commercialisti di Paola

È stata costituita lo scorso 1° dicembre l’Accademia dei dottori commercialisti di Paola (Cosenza), su iniziativa di alcuni professionisti iscritti al relativo Ordine. L’Accademia aderirà all’ANDOC (Associazione nazionale dottori commercialisti), quale sindacato nazionale di categoria impegnato a promuovere la valorizzazione di una professione che vuole tornare ad essere un punto di riferimento per cittadini e imprese oltre che un motore per un confronto culturale e tecnico nel proprio settore.

Sono diciassette i fondatori dell’Accademia di Paola, già definite le cariche. Fanno parte del Comitato Direttivo Gianluca Cannata, Sergio De Lorenzo, Debora Forestieri, Ciriaco Riente e Giuseppe Russo. Nel Collegio dei Revisori Ferdinando Marsiglia, Anna Francesca Casella e Michele Maceri. Nel Collegio dei Probiviri Michele Gagliardi, Marco Maisto e Lucio Garofalo.

Il presidente è Sergio De Lorenzo: “L’associazione, senza fini di lucro, intende venire incontro all’esigenza dei tanti commercialisti che vedono minata la tutela della propria professione, gravata dalla miriade di adempimenti, talvolta inutili, di cui l’erario continua ad investirli, oltre che da eccessivi carichi di responsabilità sia civili che penali. Una situazione non semplice specie in un territorio come quello calabrese, in costante emergenza economica”.

Con i professionisti che compongono il Consiglio direttivo dell’ANDOC, spiega De Lorenzo, “condividiamo l’entusiasmo e la passione per il nostro lavoro. Adesso abbiamo la possibilità di confrontarci su un piano diverso, attraverso la partecipazione a un’associazione professionale che ha lo scopo di valorizzare la categoria. Siamo contenti di dare questo segnale dall’Ordine di Paola, dove c’è un gruppo di giovani commercialisti che ha dato nuova linfa alle attività professionali”.

L’Accademia è subito attesa da importanti sfide: “Come sindacato dobbiamo lavorare in sinergia con l’Ordine e integrare le attività a beneficio dei colleghi. E poi vogliamo accendere i riflettori sulla Calabria, dove insistono problematiche che molti colleghi di altre regioni neanche immaginano. L’economia viaggia a una velocità completamente differente rispetto al Nord e Centro Italia, vogliamo dare voce a queste esigenze”.

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