Le associazioni dei commercialisti: “Arruolati per decreto ma lasciati nelle retrovie”

Ancora una volta riscontriamo amaramente la distanza siderale fra le manifestazioni verbali dell’INPS e la conclamata realtà dei fatti.

Ai numerosi appelli tendenti ad una doverosa, necessaria ed urgente semplificazione amministrativa, assistiamo ad una puntuale risposta che amplifica il peso (già peraltro insostenibile) della burocrazia che ormai qualifica qualsiasi rapporto fra lo Stato, cittadini ed imprese.

Un qualificato esempio fra tutti è quello della procedura per la richiesta del bonus di 600€ scaturente dal Decreto Cura Italia. L’INPS aveva preannunciato che la delega per attivare la procedura telematica per la richiesta sarebbe stata affidata ai Commercialisti e ai Consulenti del lavoro.

Il risultato: nel decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, la delega viene esclusivamente data ai patronati. Il riscontro del dato normativo rispetto alle proclamazioni verbali transitate nei media ed apprese dalla cittadinanza, sta ingenerando confusione, incredulità e sdegno nella platea degli istanti e degli operatori professionali.

Polemizzare sarebbe sterile, ma “ricordare”, oltre ad un mero esercizio mnemonico, è anche un sistema per fornire la giusta luce alla realtà dei fatti: i Commercialisti DEVONO essere posti nelle condizioni di svolgere con professionalità ed efficienza la propria “attività essenziale”.

I Commercialisti sono a fianco dei cittadini e delle imprese in tutte le fasi del rapporto con l’INPS: dalla semplice richiesta delle credenziali private alle indicazioni dei vari percorsi da seguire per completare le procedure telematiche.

Siamo ben consci delle responsabilità e della delicatezza del ruolo rivestito, rappresentando aziende ed artigiani che fortemente soffrono il momento, ed è proprio per questa ragione che pretendiamo chiarezza assoluta su quanto ci viene demandato e su quanto ci viene permesso.

La professionalità dei Commercialisti è, come sempre e da sempre, a disposizione, ma chiediamo di conoscere da subito le regole certe del gioco per “vincere” insieme ai nostri clienti.

Se l’istituzionalizzazione delle comunicazioni mal si correla alla costante abitudine della “politica dell’annuncio” si enfatizza soltanto l’aumento della nebulosità normativa.

È arrivata l’ora di farci scattare in prima linea da cavalieri e non da semplici fanti.

 

Comunicazione ADC-AIDC-ANC- ANDOC-FIDDOC-SIC-UNAGRACO-UNGDCEC-UNICO

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